PATRIMONIO e INVENTARIO
Scheda informativa
Premessa
Occorre premettere che con la legge n.142/90 (6° comma dell’art.55)
il “conto del patrimonio” dei Comuni ha assunto una posizione dominante
nel contesto dei risultati della gestione. Infatti nella richiamata disposizione
di legge si afferma: “i risultati di gestione sono rilevati mediante contabilità
economica e dimostrati nel rendiconto comprendente il conto del bilancio
e il conto del patrimonio”.
Con il decreto legislativo n.77/95 e con la successiva adozione del Testo Unico Enti Locali (D.Lgs 267/2000) sono state dettate tutte le regole che consentono di pervenire
alla predisposizione annuale del conto del patrimonio, mentre con il decreto
legislativo n.194/96 è stata approvata la relativa modulistica.
Per informazioni patrimonio@giflo.com.
Inventario
La fonte delle informazioni che permettono la predisposizione del conto
del patrimonio è l’inventario dei beni mobili ed immobili del Comune.
Giflo S.r.l. da più di 15 anni è riconosciuta come una delle migliori
aziende per la rilevazione degli inventari e già da allora è
stata propugnatrice della “gestione dinamica” dell’inventario che oggi
é sostanzialmente un obbligo di legge, dovendo l’inventario stesso
essere aggiornato annualmente (comma 7 art.230 D.Lgs. 267/2000) sia con le
movimentazioni attinenti i beni mobili che per le variazioni di valore
di quelli immobili (“spese incrementative”).
Il software
dedicato
Al fine di consentire la suddetta gestione dinamica, Giflo ha sviluppato
un proprio software, PMG© (che può eventualmente essere fornito su licenza). Grazie ad una intuitiva interfaccia grafica é possibile con semplicità
aggiornare la situazione inventariale, stampare ogni tipo di prospetto,
eseguire ogni tipo di ricerca sui dati (es. per tipologia, per data di
carico, per valore, per servizio, per centro di costo, per consegnatario,
ecc) ed ottenere quella parte del Conto del Patrimonio relativa alle immobilizzazioni
materiali, così come definita dal mod.20 del DPR 194/96.
Schema
operativo
Lo schema operativo riguardante la fase di rilevazione dell’inventario,
la successiva gestione dinamica e l’ottenimento del relativo conto del
patrimonio può essere così sintetizzato:
1) Rilevazione dei beni comunali;
2) Classificazione dei beni nelle rispettive categorie per la determinazione
degli ammortamenti ex D.M. 31/12/1988;
3) Attribuzione dei valori ai singoli beni in base al disposto dell’art.230
del D.Lgs. n.267/2000 e del relativo regolamento comunale.
4) Classificazione degli interventi che costituiscono “spese incrementative”
per i beni immobili comunali.
5) Fissazione dei criteri economici e/o funzionali per stabilire l’obsolescenza
dei beni mobili e per loro dismissione e/o cessione;
6) Inserimento ed elaborazione dei ;
7) Predisposizione degli adempimenti di legge e del regolamento;
8) Predisposizione del “conto del patrimonio”;
9) Conservazione e archiviazione degli elaborati;
10) Determinazione degli ammortamenti economici;
11) Determinazione degli ammortamenti finanziari (art. 167 D.Lgs. 267/2000 e art.117 D.Lgs 77/95 e succ. modif.).
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